Tra i temi legati allo sviluppo del polo intermodale Dugara, uno che ha fortemente incuriosito le persone, con diversi residenti ci hanno chiesto maggiori informazioni, è l’utilizzo di camion elettrici per il trasporto dell’”ultimo miglio”, ovvero dal polo alle aziende del territorio e viceversa.
Tra chi non è esperto del settore infatti, la conoscenza dei camion elettrici non è ancora molto diffusa, tanto che ci è stato chiesto se si tratta di mezzi già disponibili o di progetti futuristici non ancora concretizzati.
I Camion elettrici sono già una realtà consolidata, che punta a diffondersi fortemente nei prossimi anni: al momento tale diffusione è frenata dalla scarsa autonomia, problema che condividono tutti i mezzi ad alimentazione full-electric ma che si ripercuote in modo molto forte sul trasporto delle merci, fatto soprattutto di lunghe percorrenze.
Ma per il trasporto a breve e medio raggio, come quello per il quale sarebbero impegnati nell’ambito del Polo intermodale Dugara, i camion elettrici sono ideali, dal punto di vista logistico, economico e soprattutto ecologico. Vediamo perché.
Come accade per le automobili, i camion elettrici sono già oggi una realtà consolidata ed anzi rappresentano il principale settore di investimento e sviluppo di tutte le grandi case, dalla Volvo alla MAN, dalla Mercedes alla Scania, fino a Hyunday, Renault, Tesla.
E come nelle auto, i grandi produttori stanno cercando soluzioni per quello che al momento resta probabilmente l’ultima specifica in cui i Tir tradizionali risultano ancora più performanti rispetto a quelli elettrici: l’autonomia. Per i trasporti a lunga percorrenza questo può infatti significare l’esigenza di un numero più alto di soste per ricaricare i mezzi (che comunque già oggi arrivano ad autonomie di oltre 700 km per ogni singola ricarica). Ma per le percorrenze medio-brevi, come quelle che dovranno percorrere i camion a servizio del Polo intermodale e delle aziende che se ne serviranno, risultano ideali non solo per le performance su strada, ma anche per gli enormi vantaggi ecologici e ambientali.
Oggi siamo ancora all’alba della diffusione di questi mezzi innovativi, la cui presenza sulle strade al momento è comunque ancora limitata rispetto alle auto “full electric”: rimane attualmente raro vedere passare un Tir elettrico, ma sicuramente questi mezzi rappresentano il futuro della logistica. Già oggi possono rappresentare una rivoluzione nella logistica urbana, per costruire una supply chain più sostenibile dal punto di vista ambientale.
Secondo il rapporto The dawn of elettrified trucking (link https://www.strategyand.pwc.com/de/en/industries/transport/the-dawn-of-electrified-trucking.html), della Società PwC, l’uso dei camion elettrici non potrà che consolidarsi nei prossimi anni: “I camion elettrici – cita la ricerca – sostituiranno in gran parte i camion convenzionali nei prossimi 15 anni. Già nel 2030, i veicoli a zero emissioni rappresenteranno un terzo di tutti i camion in Europa, Nord America e Cina”.
Lo studio evidenzia anche i motivi di questa inevitabile espansione: “Il cambiamento sta accelerando grazie a dei requisiti normativi sempre più severi e alla diminuzione dei prezzi di questi mezzi”.
Di anno in anno le prestazioni di questi veicoli stanno costantemente migliorando. In termini di efficienza energetica già oggi i veicoli elettrici sono migliori di quelli a combustione interna. Per le loro caratteristiche meccaniche ed elettroniche, consumano tra il 15 e il 20% di energia in meno quando frenano o si fermano, rispetto al 64-75% di energia consumata dai motori a benzina.
Evidenziano inoltre una riduzione dei costi energetici: con l’aumento del prezzo dei carburanti fossili, i camion elettrici potranno abbassare i costi, che al momento sono più elevati dei TIR classici solo al momento dell’acquisto (anche questo aspetto non potrà che migliorare con l’evoluzione della tecnologia). Nonostante il rincaro anche del prezzo dell’energia elettrica per kW/h, i camion elettrici saranno sempre più redditizi dei veicoli che utilizzano combustibili fossili.
Ad oggi, i mezzi elettrici, sia che si parli di auto che di camion, sono i meno inquinanti presenti sul mercato. Non emettono alcun gas inquinante: l’evoluzione tecnologica della logistica verso i mezzi elettrici quindi contribuirà a migliorare nettamente la qualità dell’aria nelle zone a traffico intenso.
Così potrà avvenire anche grazie al Polo intermodale Dugara, che tra gli obiettivi si pone la sostituzione di una rilevante percentuale dei camion tradizionali attualmente in transito sulle strade brescellesi e della bassa con un numero assai inferiore di camion elettrici che lavoreranno in appoggio dei treni in transito sulla ferrovia elettrificata, in via di completamento.
L’utilizzo dei mezzi ad emissioni zero nel Polo intermodale Dugara (h2)
Il Polo intermodale Dugara opererà dunque attraverso il trasporto di merci sulla ferrovia elettrificata, quindi treni che saranno a loro volta a “zero emissioni”, e come detto, per il trasporto dell’ultimo miglio si affiderà a camion elettrici: sarà un servizio incluso per le aziende che si avvarranno del Polo, e comprenderà non soltanto i TIR elettrici, ma saranno alimentati con energia rinnovabile anche gli altri mezzi di servizio per il carico e lo scarico delle merci dai treni ai camion e viceversa.
Ad alimentare questi mezzi saranno i pannelli fotovoltaici previsti sul tetto della struttura, che produrranno oltre 6 megawatt all’anno di energia rinnovabile, fornendo addirittura un bilancio energetico positivo rispetto ai consumi previsti per il Polo.
Il Polo intermodale Dugara in sintesi guarda al futuro puntando sull’introduzione di una logistica innovativa, fortemente tecnologica e che porterà ad una forte riduzione dell’inquinamento, ma anche del traffico di mezzi pesanti sulle strade, con ricadute positive che non riguarderanno soltanto l’economia, ma prima ancora la qualità di vita per tutta la comunità.