A mettere a disposizione i finanziamenti per la realizzazione del nuovo Polo intermodale in località̀ Dugara, sarà un fondo di investimento istituzionale europeo, ben conosciuto per altri importanti investimenti effettuati anche in Italia. Patrizia SE, la società che gestisce il fondo, ha sede principale in Germania ed è pronta a investire nel progetto non appena ci saranno tutti i permessi per procedere. Si tratta di un investitore la cui strategia dichiarata punta a raggiungere l’obiettivo ambizioso di “zero carbon” entro il 2040, in anticipo con gli obiettivi definiti dall’Onu. L’intervento per il nuovo Polo Dugara è completamente in linea con le strategie Esg di Patrizia (Environmental, ovvero ambiente; Social e Governance) e aiuterebbe a raggiungere l’obiettivo sotto due punti di vista: attenzione all’efficientamento dei consumi e approvvigionamento da energia pulita. Saranno infatti installati impianti fotovoltaici sui tetti del futuro centro logistico che renderanno la struttura non solo autosufficiente (comprendendo anche l’alimentazione dei camion elettrici e altri mezzi a servizio degli spostamenti di merci dai treni alle aziende del territorio) ma, anzi, con un bilancio energetico positivo.
In questo investimento, quindi, l’obiettivo dell’investitore coincide con gli interessi della comunità̀ locale per il miglioramento delle condizioni della vita dei cittadini: per Patrizia SE ogni investimento deve essere sostenibile, sia da un punto di vista economico che da quello ambientale e sociale. Patrizia SE gestisce e investe capitali di oltre 500 clienti istituzionali globali. Vanta quasi 40 anni di esperienza nel settore immobiliare e 25 anni nelle infrastrutture, è presente in tutti i principali mercati europei con 28 uffici a livello globale di cui 19 in Europa. Il patrimonio gestito ammonta a circa 60 miliardi di euro, e può̀ contare sull’apporto di circa 1000 professionisti esperti nella gestione di fondi e asset a livello globale.
In Italia la società̀ è fortemente impegnata a investire sia nel settore immobiliare che infrastrutturale, con oltre 1 miliardo di euro di investimenti nel nostro Paese, e l’obiettivo di raddoppiare la cifra nei prossimi 2 anni. Tra gli investimenti più̀ recenti in Italia figurano da un lato acquisizioni e sviluppo di moderne piattaforme logistiche per circa 400 milioni dall’altro, quelli sull’illuminazione stradale intelligente: in questo ambito lo scorso anno Patrizia ha acquisito Ottima, importante fornitore di soluzioni di illuminazione intelligente per i piccoli comuni e Selettra, la seconda società̀ indipendente italiana di illuminazione pubblica intelligente. Entrambi gli investimenti sono stati fatti attraverso il fondo Smart City Infrastructure Fund (Scif) che punta allo sviluppo di ecosistemi urbani sostenibili.
Sulle energie rinnovabili, nel Nord Italia Patrizia SE ha investito 75 milioni di euro in Biomet, che sta costruendo il più grande impianto europeo di produzione di biometano da rifiuti naturali. Il BioLNG costa circa il 30% in meno rispetto al diesel per autocarri, ha il 20% in meno di emissioni di anidride carbonica e ha il 90% in meno di emissioni nocive di ossidi di azoto (No2) rispetto al diesel. A pieno regime produrrà̀ così tanto BioLNG in Italia da poter fornire combustibile a circa 50.000 camion.
Lo scopo di Patrizia Ag è quello di perseguire obiettivi di rendimento per i propri investitori nell’ambito di politiche di investimento che migliorino gli impatti ambientali e sociali degli interventi. Ne sono esempio anche investimenti in altri settori, come la rigenerazioni di obsoleti uffici a Milano in Via Bernina o Via Ripamonti che sono in riqualificazione secondo i moderni standard ESG, o anche l’ acquisizione dell’innovativo progetto di riqualificazione di un area dismessa in studentato a Torino perfezionata lo scorso settembre, che ha permesso a Patrizia AG di entrare nel mercato italiano degli alloggi per studenti
universitari. Parliamo quindi di un operatore estremamente solido e dagli obiettivi molto chiari per il progetto Dugara, un partner che porta avanti di pari passo gli obiettivi ambientali e sociali con quelli economici.